AZIONE CATTOLICA RAGAZZI E GIOVANI
CAMPO INVERNALE 2019 - DAL 26 AL 29 DICEMBRE
SAN VITO DI CADORE 

 Giovedì 26 Dicembre  IL "CAMPO" DI SAN VITO DI CADORE: RIFUGIO PER IL CUORE

Ragazzi, genitori, famiglie. La casa diocesana di San Vito di Cadore ospita, anche quest'anno, il "campo invernale" dell'Azione Cattolica di Santa Barbara. Per la giornata di apertura di questi quattro giorni - dal 26 al 29 Dicembre - si sono presentati una settantina tra giovani e meno giovani, tutti attorno ad un cenacolo di condivisione, di ricerca del Signore: lo chiamano "campo", perchè si tratta di un'esperienza di vita in comunità, dove tutti hanno un compito utile per tutta la comunità. C'è chi cucina (4 genitori), chi riassetta, chi prepara e sparecchia, chi lava, chi organizza. La cornice è la stupenda casa diocesana di San Vito, a pochi chilometri da Cortina: un luogo che avvicina di più alla maestosità del Creato, che permette di ossigenare lo spirito (ed anche il fisico, lontani dai banchetti e dai mille sfizi del Natale..), di riflettere, dialogare, vivere serenamente una cena attorno al fuoco, una camminata in questo autentico dono che sono le nostre Dolomiti. I ragazzi che vi partecipano sono quasi una quarantina: trascorreranno questi quattro giorni in letizia, oggi con l'aiuto dei loro genitori. Da pochi giorni, l'Azione Cattolica ha dei nuovi referenti: per loro l'occasione di iniziare un percorso con le nuove responsabilità, ma per tutti.. qualche giorno di meritato riposo dalle fatiche di questi giorni, dai lavori preparati a lungo (come la recita del "Teatro dei Giovanissimi" che abbiamo raccontato domenica, o le mille iniziative per la Festa di Santa Barbara, per il Tempo di Avvento, per la preparazione del Natale) e, per chi studia e lavora, dal famoso "logorìo della vita moderna" del quale parlava un celebre spot televisivo quando la vita era.. tutt'altro che logorante. Altro che i tempi moderni. Ai partecipanti a questa edizione mandiamo un forte abbraccio e un saluto: magari nei prossimi giorni cercheranno di farci conoscere come hanno organizzato le giornate e, per come li conosciamo, sappiamo che... staranno "mani in mano" solo nei momenti di preghiera: un condimento essenziale di queste giornate, in cui il tempo avvicina le coscienze alla festa per l'arrivo di Gesù! (Ringraziamo Silvia Cavestro per le testimonianze e le foto). 

 Venerdì 27 Dicembre  SECONDO GIORNO: QUASSU', IN LETIZIA, IL TEMPO VA TROPPO VELOCE.. :-(

La cronaca della seconda giornata ci dice che... quattro giorni quassù volano troppo in fretta. Perchè stiamo bene, in letizia, e non importa se di neve quest'anno ce n'è pochina: In verità facciamo una moltitudine di cose, ad esempio la passeggiata al lago di questa mattina, con paesaggi talmente incantevoli che ci siamo perfino dimenticati che magari vorreste vederli anche Voi a casa.. Beh, allora potevate venire, no? Poi un pranzo fatto benebene (l'aria frizzante, qui mette appetito..) e si torna fuori subito perchè c'è un bel sole che volevamo goderci in quello sprazzo di pomeriggio, finchè non arriva il buio (che in montagna fa anche prima..). A quel punto, ci spostiamo nell'accogliente casa, dove i ragazzi dell'Acr si sono inventati (grazie anche agli animatori.. sono bravissimi) un altro gioco, basato sul  "tema" scelto quest'anno: "La scoperta della città giusta". A seguire la merenda... come dite? Li vedete già ingrassati? Noo, sono tutte energie necessarie per i compiti... mica ci dimentichiamo dei nostri doveri, eh! Ogni cosa, qui,m ha il suo tempo. Per l'organizzazione dei lavori, ci siamo divisi in quattro gruppi: Poliziotti, Medici, Avvocati e Vigili del Fuoco. Non ci manca neppure il sindaco.. La serata continua con la cena: i cuochi hanno proposto una deliziosa vellutata di verdure con crostini che a quanto pare è.. sparita, quindi molto apprezzata. Immancabile il pandoro finale, donato dal grande cuore di mamme&papà. La giornata finisce qui? Nemmeno per sogno! "Dopocena con delitto" è l'impegnativo poliziesco che ha messo i nostri detectives alla prova per individuare il responsabile di un efferato delitto: non sappiamo chi abbia vinto, ma a parere del cronista di città a vincere è stato... il bel clima di collaborazione, di amicizia e di serenità che accompagna questa allegra brigata. Certamente un'aiuto fondamentale ce lo dà nostro Signore: presente ovunque ci sia un cuore, come ci insegna il Vangelo di Matteo: "...tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. (...) se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro". Buona avventura, ragazzi. Domani si ricomincia.  

 Sabato 28 Dicembre  TERZO GIORNO: SANTA BARBARA, GHIACCIO.. BOLLENTE, CREPES FUMANTI

L'alba del terzo giorno, a San Vito di Cadore, è un autentico spettacolo e.. merita delle foto, oltre ad un immancabile pensiero a Colui che ha creato tutto questo, affidandolo a noi uomini.. che talvolta non solo non sappiamo ammirare e meravigliare i nostri cuori, ma nemmeno, purtroppo, rispettare il Creato che ci regala tanta bellezza. Con questi pensieri riconoscenti i magnifici trentotto hanno iniziato la terza giornata, limpida e fredda, equipaggiandosi con una robusta colazione per affrontare il breve viaggio fino a Cortina e una mattinata sui pattini. Quello col Palaghiaccio è un appuntamento irrinunciabile: una struttura imponente (4320 metri qudri, costruito nel 1952 ed inaugurato nel 1955, dove si sono svolte - tra le altre - le olimpiadi invernali del 1956) dove le evoluzioni, anche se dalle foto non si vedono, si sono sprecate. Per fortuna, non sono stati fotografati nemmeno i.. capitomboli, che i soliti bene informati ci dicono non essere mancati. E nel frattempo, a San Vito? Beh: le cucine.. richiedono molto lavoro, e i quattro valenti cuochi giò dalla mattinata hanno iniziato a preparare pranzo e cena. Tutto bene se non fosse che gli affamati atleti santabarbarini a pranzo hanno spazzolato tutto... Quindi, di carbonara ed hamburger non è rimasto nulla neppure per i poveri cuochi! Dopo i giochi del pomeriggio (un'altra giornata splendida!) si è potuto ritornare in campo a giocare. A seguire, la consueta merenda e lo spazio per i compiti... (ma a casa.. ne fate così tanti? ci conviene lasciarvi lì a San Vito fino al sei gennaio!!). La cena di questa sera, purtroppo l'ultima, si conclude con le ambite crêpes con la cioccolata... Talmente ambìte che, per guadagnarsi le 4 rimaste, i ragazzi hanno inventato un gioco nel quale dovevamo provare ad indovinare le date di alcune festività: visto cosa si fa per guadagnare ciò che si desidera? L'ultima sera si conclude con la divertente festa organizzata dagli stessi ragazzi, davvero molto bravi ed esilaranti! Una serata che non poteva che concludersi in modo.. magico: una preghiera notturna e un buon vin brulè hanno  riscaldato gli animatori, ai quali vanno tutti i nostri ringraziamenti per la bellezza che sanno regalare ai nostri ragazzi. Ma qualcosa per i cuochi, stavolta, sarà avanzata? (Nota: le foto che scorrono qui a fianco sono solo alcune di quelle dell'album. Cliccando qui sotto c'è l'album della giornata). 

 Domenica 29 Dicembre  QUARTO ED ULTIMO GIORNO: QUEL DISPIACERE CON TANTE GIOIE DENTRO 

Dopo aver fatto le valigie, dopo l'ultimo momento di preghiera e la S.Messa per la Festa della Sacra Famiglia (che don Valter avrebbe voluto celebrare all'aperto ma faceva troppo freddo), i giochi a squadre e l'ultimo pranzo condiviso, arriva il momento delle pulizie, per lasciare nel migliore dei modi la casa ai partecipanti del campo che segue, e, alle 16, eccoli pronti per la partenza. Anche il sole sta per andarsene. Ehi, cosa sono quelle facce? Sempre così, tutte le volte: c'è quel maledetto nodo in gola, quel dispiacere per una cosa bella che - ci dicono i pensieri più spontanei - sta "finendo". Certo: sono finiti i giorni dell'allegria, dell'aria pura, delle corse, dei giochi e delle risate tutti assieme, dei momenti di preghiera, dei lavori fatti per tutto il gruppo. Ma quel che non finisce per questi ragazzi è l'esperienza di crescere. Di voler continuare a cercare e ritrovare gli occhi degli altri amici, i loro sorrisi, le loro voci, i loro sguardi. Forse il primo rossore, perchè questi ragazzi stanno diventando grandi e con queste esperienze imparano a prendere le misure del tempo che la Vita riserva loro: è il tempo più bello, quello che per gli adulti è un ricordo spesso piacevole. I trentacinque ragazzi scendono da San Vito più forti, più amici, con lo zaino delle emozioni sempre più equipaggiato per affrontare il loro futuro. Noi adulti possiamo solo fare del nostro meglio perchè imparino a costruire relazioni solide, ricordi piacevoli, distinguere le cose belle da quelle che non lo sono: ora possono scegliere se la fede, il Signore e l'amore per gli altri possano essere alleati preziosi per le loro vite. Che altro dovremmo fare se non vigilare, discretamente e partecipando (quando ci viene richiesto o quando ci accorgiamo che qualcosa non va) alle loro gioie, ai loro racconti? Oggi sarebbe stato bello che queste gioie e racconti ce li facessero loro, visto che tra loro si dicono e scrivono cose di una profondità che spesso ci lascia sbalorditi, ma lo faranno a modo loro, ringraziandoci con gli occhi, forse saltando giù dal pulmino dimenticandosi di fare gli auguri ai due Davide (oggi era San Davide), di salutare le due Silvie, Anna, Adriana, Marino, Andrea e don Valter.. e certamente questa sera le loro stanze saranno più silenziose. Allora voi genitori avvicinatevi, con discrezione: date una buonanotte e, quando chiudete la porta, sentirete nel silenzio qualcosa. Sono le loro vite, che stanno crescendo. In Azione Cattolica si chiama "cammino", perchè non si smette mai di andare avanti, a cercare: il giorno nuovo, una nuova esperienza, tante nuove gioie, nuove amicizie. Grazie, ancora una volta, a Te che ci proteggi, ci guidi, ispiri le nostre vite. E le loro.  (Le foto che scorrono qui a fianco sono solo alcune di quelle dell'album. Cliccando qui sotto c'è l'album della giornata. Grazie ad Adriana e a Silvia Cavestro).